Riva del Garda Natale
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Garda Trentino: non solo la Casa di Babbo Natale di Riva del Garda

Nonostante mi piaccia l’atmosfera natalizia, non siamo fanatici delle cosiddette “Case di Babbo Natale”, anzi: questa è stata la nostra prima in assoluto.

Giusto l’ultimo Natale prima del Covid abbiamo scelto di passare qualche giorno delle vacanze natalizie in un luogo che in questo periodo dell’anno è solitamente molto gettonato, appunto, per la presenza di una delle più famose Case di Babbo Natale in Italia:

Riva del Garda, sulla sponda settentrionale del lago, già Trentino.
Perché, oltre alla Casa di Babbo Natale, in questa zona del Garda Trentino c’è decisamente di più…

Quando ci siamo stati, mai avremmo pensato che sarebbe stato l’ultimo viaggio di un mondo pre-pandemia.

La Riva del Garda che abbiamo trovato, sotto Natale, risplendeva particolarmente addobbata come un mercatino del Nord, con le sue casette dedicate allo street food (e alle bollicine Trento Doc!) e ai prodotti locali, installate nelle due piazze principali, con il lago a fare da sfondo.

lago di Garda, a Riva del Garda

Questa cittadina sulla sponda trentina del Benaco è comunque molto graziosa con la sua aria da salotto elegante, eredità di quand’era la “Riviera dell’impero asburgico”.

Riva del Garda negli ultimi anni è stata tra i luoghi più cercati, consigliati e di cui si scrive di più in questo periodo: è famosa perché ospita una delle più grandi e attrezzate Case di Babbo Natale, che in questo 2020 è stata sospesa, ma siccome promette di tornare l’anno prossimo, io ve la racconto lo stesso.

Se cercate informazioni online, trovate che molti travel blog pubblicano recensioni e racconti dell’esperienza dell’Accademia degli Elfi: una due giorni di attività organizzate per un gruppo ristretto e molto seguito di bambini alla presenza di Babbo Natale e dei suoi Elfi, al termine dei quali i bimbi, felici di questo weekend dal sapore magico, ricevono un diplomino speciale.

Noi invece, che non amavamo già prima le grandi resse e tantomeno l’idea di prenotare con anticipo un’attività di ben due giorni, siamo andati a Riva senza prenotare null’altro che un appartamento, e recandoci alla Casa di Babbo Natale all’ultimo momento per una visita normale, in modo indipendente.

Casa di Babbo Natale a Riva del Garda

La Casa di Babbo Natale a Riva del Garda

«Mamma, ma era Babbo Natale vero?!»

La piccola era emozionatissima e convinta di sì: «Mi ha detto che è entrato dalla finestra: è vero che c’era la finestra aperta, lo sapeva!!».
La più grande qualche dubbio lo ha avuto, io le ho detto che non era importante, poteva credere quello che voleva.
Non so cos’abbia deciso, alla fine, è rimasto un suo segreto.

Incontro con Babbo Natale a Riva del Garda


Ma tutte e due sono state felicissime di visitare la Casa di Babbo Natale a Riva del Garda.

Nonostante mi piaccia l’atmosfera natalizia, non siamo fanatici delle cosiddette “Case di Babbo Natale”, anzi: questa è stata la nostra prima in assoluto. Generalmente tendiamo a evitare tutti i luoghi dove ci sono file da fare.

Anche per questo abbiamo scelto dei momenti che probabilmente ci sono stati favorevoli: siamo stati nei giorni tra Natale e Capodanno, un periodo meno gettonato.
Alle bambine abbiamo raccontato che prima del 25 dicembre Babbo Natale era ovviamente indaffarato a preparare i giocattoli per tutti i bambini del mondo, mentre ora, passata la Notte magica, avrebbe avuto il tempo di incontrarle con calma.
E in effetti il nostro incontro è stato personale, tranquillo, dedicato… vabbè, lo ammetto, un po’ mi sono emozionata anche io.

Ma facciamo un passo indietro.

Casa di Babbo Natale, l'ufficio postale

La Casa di Babbo Natale viene allestita nel periodo novembre-gennaio all’interno della Rocca medievale adagiata sulle sponde del lago e circondata da un canale, con un piccolo ponte di ingresso che attraverso l’acqua. Un edificio in pietra, imponente ma allo stesso tempo elegante, che oggi ospita il Museo civico (il MAG – Museo Alto Garda), con la pinacoteca.

La Casa di Babbo Natale occupa il piano terra, e seguendo il percorso si incontrano diversi ambienti: due uffici postali, uno piccolo all’inizio e uno più grande più avanti, dove è possibile sedersi ai banchi per scrivere le letterine, timbrarle e imbustarle, il salotto di Babbo Natale, dove lo si può incontrare oppure aspettare accomodandosi sul suo divano o su una poltrona.
E ancora, la sua sala giochi e e fitness, una sala travestimenti, uno spazio soft per i più piccini, una grande sala nella veranda a vetri affacciata sul lago dove ci sono laboratori di ritaglio, riciclo, disegno e falegnameria, e infine la cucina, a cui a gruppetti si accede per il laboratorio di biscotti.

Nel cortile interno (all’aperto) ci sono un paio di corner di street food e i tavolini per fare merenda.
C’è da fare per spenderci almeno un paio d’ore, o anche di più a seconda dei vostri interessi.

Casa di Babbo Natale, ufficio postale

Noi siamo entrati in orario pranzo, quando non c’era quasi nessuno, anche perché i laboratori erano sospesi per la pausa del mezzogiorno.
In questo modo, però, abbiamo potuto godere degli ambienti in quasi completa solitudine, e quando si sono formate le code per l’inizio dei laboratori, alle 14.30, noi ci siamo spostati ai piani superiori per un laboratorio di archeologia (di cui vi parlo dopo).

Quando siamo ri-scesi dopo la visita alla pinacoteca, abbiamo trovato Babbo Natale da solo nel suo salottino e ci siamo fermati a chiacchierare. Abbiamo fatto il laboratorio di mascherine, rinunciato ai lab più gettonati, quello di falegnameria e quello dei biscotti, ma i biscotti caldi e fragranti li abbiamo mangiati lo stesso, perché ce li ha portati l’Elfa pasticcera!

il salotto della Casa di Babbo Natale a Riva

Insomma, questa esperienza per noi è stata positiva: presa con calma, rinunciando a qualcosa, senza farci stressare dalle code o dal voler far tutto. E giusta per questa età.
Non farei una rincorsa alle Case di Babbo Natale tutti gli anni, ma questa, questa volta, è andata benone.

Non solo Natale: il Museo Alto Garda nella Rocca

Questa è un’opportunità che abbiamo scoperto cercando informazioni su eventuali riduzioni e promozioni, ma che non abbiamo trovato raccontato da nessuna testimonianza in altri blog: per questo ne vogliamo parlare, perché l’abbiamo trovata molto interessante e purtroppo poco pubblicizzata.

MAG Museo Alto Garda a Riva del Garda
Ingresso alla Rocca, al MAG e alla Casa di Babbo Natale

Tra le opzioni di ingresso abbiamo trovato la possibilità di acquistare un “biglietto famiglia” a 18 euro.
Con 3 euro in più (21 euro in totale) include anche l’accesso alla Pinacoteca e al MAG Museo Alto Garda – che si trovano al primo e al secondo piano della Rocca – oltre a un laboratorio di archeologia per i bambini.

(Il biglietto e i costi si riferiscono all’anno 2019)

Così, mentre loro avevano la loro visita dedicata alla sezione della preistoria e poi il lavoro con la creta per lavorare su quanto avevano visto, noi adulti abbiamo potuto visitare con calma e in tranquillità la pinacoteca e approfondire la storia di Riva del Garda e del territorio, dall’antichità fino al dopoguerra.

sala Segantini MAG Riva del Garda
La sala dedicata a Giovanni Segantini, originario di Arco

Al termine del laboratorio, ai bimbi è stato dato un kit per una visita “kids friendly”: una caccia al tesoro tra i dipinti della Pinacoteca, che anche noi abbiamo ri-percorso scoprendo dettagli e curiosità che ci erano sfuggite.

Se avete bambini sopra i 4/5 anni, noi consigliamo di sfruttare questa opzione. Oppure, se vi trovate a Riva in un altro periodo dell’anno, ovviamente una visita al Museo seguendo il percorso dedicato ai bambini dire che è un’ottima opportunità!

I mercatini e i presepi di Arco

Uno dei paesi vicini a Riva, grazioso da visitare sempre, ma ancora più vivo nel periodo natalizio, è il borgo di Arco.

Mercatini di Natale a Arco
Arco

È famoso per i mercatini di Natale e qualche acquisto alimentare l’abbiamo certo fatto anche noi, ma ci è piaciuto per due cose in particolare: la prima è stata l’esposizione diffusa di presepi nel quartiere medievale di Stranfora.
Ne abbiamo visti 74, in tutti i materiali e forme possibili, sparsi in cortili, nascosti in cantine, finestre, galleggianti nelle fontane… E inseguendo gli originalissimi presepi abbiamo esplorato e scoperto il quartiere, la sua storia e soprattutto la vita dei suoi abitanti nel corso del ‘900.

Presepi a Arco

Il secondo ricordo che ci siamo portati a casa è stato lo spettacolo dell’associazione Arco 800 che ha organizzato un’esibizione in piazza di balli e valzer in costume, che ci ha riportato al periodo degli Asburgo… con la presenza addirittura della coppia reale dell’imperatore Francesco Giuseppe e l’imperatrice Elisabetta (sì, quella che tutti conosciamo come Sissi): un tripudio di vestiti sontuosi, pellicciotti, guanti e gonne ruotanti sulle note dei valzer più famosi. Magico, no?!

Riva del Garda: cos’altro vedere

Ci sono alcune cose che in tre giorni non abbiamo visitato e vorremmo tornare a vedere.

A Riva non abbiamo potuto vedere – perché i turni erano pieni per cui , consigliamo di prenotare prima – la Centrale Idroelettrica. Ci piacerebbe, quando torneremo andare a visitarla.

Nei dintorni, invece, sempre nel periodo natalizio dicono che siano molto suggestivi i borghi medievali di Canale di Tenno e Rango. Per chi è attratto dalle meraviglie naturalistiche, invece, segnalo il Parco Grotta Cascata del Varone.

A solo un quarto d’ora di auto, anche se è in Lombardia, c’è il paesino di Limone sul Garda: se passate di qui, fermatevi invece a visitare la sua Limonaia del castèl.

Per chi viaggia in camper

Area sosta sul lago, a Torbole: CamperStopTorbole

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