Alice, focacce ed entusiasmo nella lingua dei segni
Alice, questo Natale, ha avuto un piccolo Gesù Bambino tra le braccia. Quando l’ho intervistata, pochissimi giorni prima dello scoppio della pandemia, aveva chiuso il suo racconto confidandomi la sua soddisfazione: «è vero che ho solo 24 anni e ho…
Voci dietro le mascherine: le storie di chi aiuta gli ultimi
Da metà marzo, ascolto storie.Cioè, lo facevo già prima. Ma queste sono diverse. Da un mese e mezzo, al telefono, faccio più o meno le stesse due domande alle persone che – finito il loro turno di lavoro, tolto mascherine,…
“Stropicciando la carta per sentirne il rumore”: le storie della coop Spazio Aperto Servizi
«È difficile raccontare che lavoro faccio, spiegarlo praticamente alla gente. A volte non faccio nient’altro che ritagliare la carta, stropicciarla e sentire che rumore fa». Le parole sono quelle di un educatore della cooperativa sociale Spazio Aperto Servizi, che provava…
Piccola storia straordinaria davanti a un Papa a Milano
Ieri ho seguito per lavoro alcune tappe di Papa Francesco a Milano. Un papa tanto più gigante quanto più era in luoghi periferici: ha toccato il cuore di tanti, ma alle case bianche di via Salomone e in carcere, al…
Dopo di noi, durante noi. Il futuro delle persone con disabilità
Il Parlamento italiano ha approvato nelle scorse settimane la cosiddetta “legge sul dopo di noi”, che introduce il sostegno e l’assistenza alle persone con disabilità grave dopo la morte dei parenti che li accudiscono. Ma molte sono le realtà…
Il giro del mondo in un caffè: Beso, il laboratorio del caffè solidale
Juana vive nel piccolo villaggio di San Gaspar Chajul, in Guatemala. Lavora in una piantagione, e come i suoi antenati Maya crede che la terra vada rispettata, che si vive insieme alla terra, alla natura, non sulle sue spalle. Mauro…
I cavalli di Mosè e Stefania
Mosè «Quando sono andato in pensione sapevo che volevo fare due cose: fare del volontariato, perché pensavo che fosse giunto il momento di restituire quanto la vita mi ha dato, e dedicarmi ai cavalli, perché ho sempre molto amato questi…
Tra bambole e treni: una terapia speciale per i malati di Alzheimer
La chiamano Angelina, sempre col diminutivo, anche se è grande e grossa. Lei gioca con la sua bambola, le accarezza i capelli, la coccola, le dà da mangiare.Giorgio intanto guarda fuori dal finestrino del treno, incantato dai paesaggi che scorrono.…
Indovina da chi vai a cena?
Non è un ristorante, ma il menù è di tutto rispetto. Nessuno di loro è stellato, ma non è detto che non lo siano in futuro. D’altronde, i ragazzi “si faranno, anche se hanno le spalle strette”, no? E soprattutto…
Matteo, che aspetta lo sfratto con un figlio disabile
Mi suona il cellulare. È di nuovo Matteo. Ci ho messo un po’ a convincerlo a parlare, ma quando ha iniziato, è diventato un fiume in piena. «Mi sono dimenticato, scriva anche che sono sette anni che non facciamo un…