cosa vedere a Manchester in 5 giorni con i bambini
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Visitare Manchester con i bambini: cosa e perché?

Nelle scorse vacanze di Natale ci siamo concessi il nostro annuale viaggio in aereo per visitare una città europea. La scelta è caduta su Manchester, nord ovest dell’Inghilterra.
Perché Manchester?!, ci hanno chiesto molti stupiti.

La motivazione numero 1 è stata prevalentemente economica: nei giorni che avevamo a disposizione era una delle mete più economiche.
Abbiamo preso la guida in mano, abbiamo letto qualche informazione qua e là e ci siamo detti: piuttosto, perché no?!

Quando si dice che il viaggio inizia prima di partire, quando inizia a sognarlo, a programmarlo, a progettare l’itinerario, è verissimo. Perché prima iniziamo anche a studiare.
E così ho scoperto (o riscoperto? Si studia già sui libri di scuola e poi me lo sono dimenticato?) che Manchester è, di fatto, la città della Rivoluzione Industriale.
È bastato questo a conquistarmi. Tanto per dirvi, sulla locomotiva a vapore e sui cambiamenti sociali che ha portato la Rivoluzione Industriale ci avevo fatto anche la tesina della maturità.

Manchester. Murale dedicato alla macchina a vapore al Museum of Science and Industry

Perché qui nacquero e si moltiplicarono le prime industrie del mondo, rendendo Manchester una delle prime città industriali, che ruotava intorno all’attività delle fabbriche e dei cotonifici.

Qui corse il primo treno passeggeri (sulla linea Manchester-Liverpool), qui c’è la prima stazione del mondo, qui il fumo del carbone delle macchine a vapore diede il via all’inquinamento.
Qui si formarono i primi quartieri operai, qui serpeggiarono le prime idee sindacali e i primi movimenti operai.
Qui iniziò la sua lotta per il voto alle donne Emmeline Pankhurst, qui – in decenni molto più recenti – la comunità gay condusse per prima lotte contro la discriminazione e per il riconoscimenti dei diritti LGBT.

E quindi è partendo da questa ricchezza storica e sociale di Manchester che abbiamo preparato la nostra visita alla città.
Abbiamo guardato – appunto – al lato storico: ai cambiamenti sociali che qui sono avvenuti, a come il colore e l’architettura di questa città parlano della sua identità, alla riqualificazione e valorizzazione che ne è stata fatta dopo i decenni della decadenza, fino all’attentato del 1996 che le ha dato – in certo senso – il colpo di grazia e la spinta a risollevarsi.

Non ci siamo dedicati al calcio (non abbiamo visitato né il Football Museum né l’Old Trafford), e nemmeno alla musica (non siamo andati a caccia delle tracce di Madchester e nemmeno degli Oasis).
Come al solito abbiamo seguito spunti, intuizioni, volantini racimolati in un espositore, siamo saltati su mezzi a caso, ci siamo lasciati guidare dai consigli di gente abbordata in una sala d’attesa.
Ed ecco allora…

5 cose da fare a Manchester (e dintorni). A misura di bambino


1. Castlefield e il Museum of Science and Industry

Una giornata l’abbiamo ovviamente dedicata alla Manchester industriale. Al mattino abbiamo passeggiato lungo i canali, vie di trasporto fondamentali che hanno permesso alle industrie tessili di prosperare, e abbiamo pranzato in un pub sul Bridgewater canal, proprio in uno dei punti più iconici della riqualificazione di questa parte della città.

Rochdale Canal Path. Castlefield, Manchester

Ci siamo poi dedicati al museo più grande e più bello della città: il museo della Scienza e dell’Industria, realizzato all’interno della prima stazione ferroviaria al mondo dedicata ai passeggeri.

È molto grande, adattissimo ai bambini per i molti giochi e attività sparse per il museo dedicate a loro.
Si scopre la storia della lavorazione industriale del cotone, ma anche di invenzioni che hanno cambiato il mondo, dalla locomotiva a vapore al primo computer.

La locomotiva di Stephenson al MoSI

Un padiglione è riservato all’esposizione di vecchie locomotive e dei loro motori.
E, dulcis in fundo, è gratuito.

Prossimamente vi preparerò un post più approfondito sul MoSI, il Museum of Science and Industry, e qualche scorcio del quartiere di Castlefield.


2. Il People’s History Museum

Credo che la migliore traduzione possa essere “il museo della storia sociale” o il museo della democrazia.
Meta numero due in wish list, anche questo museo è gratuito e children friendly. Nonostante la tematica che non è troppo semplice.

Questo museo ripercorre la storia delle conquiste sociali per cui si è battagliato in città, a partire da una grande manifestazione avvenuta nel 1819 – il Peterloo Massacre – e terminata con attacchi della polizia e 15 morti.

Tutta l’esposizione è interattiva, si guarda ma si tocca anche: si entra timbrando il cartellino, proprio come facevano gli operai in fabbrica.

People's History Museum, Manchester

E poi si scoprono le storie delle persone uccise nel Peterloo Massacre attraverso una ruota da girare, si montano scatoline di cartone come una madre vedova e i suoi figli che lavoravano per un padrone ma in casa loro, al freddo, e senza diritti.
Uno schermo interattivo racconta la storia di una famiglia attraverso cinque generazioni e le relative conquiste sociali: chi erano, come vivevano, che lavoro facevano, come mangiavano…
E poi striscioni e materiale dei vari movimenti che hanno portato negli ultimi secoli alle conquiste democratiche, ai diritti del lavoro, al suffragio universale.

people's history museum, manchester

Dicevamo, gratuito ma – come tutti in questi casi – una donazione è ben accetta. Tutti i servizi sono family friendly, ci sono un bar e un’area picnic con un tavolone con materiale per lavoretti a disposizione dei bambini.


3. Canal street e Chinatown

Un’altra passeggiata per la città ci ha portato a esplorare queste due zone che sono molto vicine.

Chinatown è il secondo più grande quartiere cinese del Regno Unito, e l’arco di ingresso è affascinante da vedere, così come perdersi a mangiare in uno dei tanti ristorantini, sotterranei e non. E no, non immaginatevi i ristoranti cinesi che abbiamo in Italia, i piatti non c’entrano proprio niente.

A poche centinaia di metri c’è Canal street, l’arteria pulsante del Gay Village, uno dei maggiori quartieri gay d’Europa e probabilmente anche uno dei primi luoghi da cui sono partite alcune battaglie sociali.
Qui fanno il Pride, qui è pieno di bar e locali e luoghi di ritrovo.

chinatown e gay village, mnchester

È colorato, è vivace?
Sì anche, ma non è per questo che ve lo segnalo. A metà di Canal Street si incrociano i Sackville Gardens, un giardino con alcuni memoriali. Uno ripercorre la storia del l’epidemia dell’Aids nel mondo, in Inghilterra e a Manchester ed è un omaggio alle vittime di questa epidemia, oltre che una interessante ricostruzione storica. Oggi ci sarebbe di nuovo tantissima informazione da fare con i ragazzini e i giovani.

Poi c’è la statua dedicata a Alan Turing, grande matematico che invento quello che è considerato l’antesignano del computer, una macchina che risucì a decifrare i messaggi dei nazisti e permise di vincere la guerra. Non gli fu riconosciuto in vita questo ruolo, in compenso fu vittima della cultura omofoba e spinto al suicidio.
La sto facendo semplice ma fu una storia bruttissima. Se non la sapete, andate a cercarvela. E se passate da qui, venite a salutarlo.

Canal street e Alan Turing Memorial, Manchester

4. Heaton Park

Intorno a Manchester ci sono molte tenute che furono residenze di nobili, con i rispettivi parchi e giardini. A un’ora di auto si può raggiungere anche il Peak District.
Ma con i mezzi pubblici molti di questi luoghi diventano difficilissimi da raggiungere.

Così abbiamo scelto di visitare Heaton Park, che è al confine con la città ed è considerato uno dei parchi urbani più grandi d’Europa.
In effetti, ci si può perdere tra le colline, proprio come se fossimo in campagna, ci pascolano le mucche e una volta ci girava anche il tram.

Heaton Park, Manchester

In mezzo al parco c’è Heaton Hall, dimora neoclassica che fino all’inizio del 1900 fu la dimora del Conte di Wilton, e oggi è proprietà del comune di Manchester e ospita eventi nella bella stagione.

Heaton Hall, Manchester

Una bella giornata nella natura (nonostante il meteo e la pioggerella), perché oltre a fare grandi corse e vedere il lago con le anatre, nel parco abbiamo trovato anche le giostre, un enorme parco giochi e una fattoria con gli animali.


5. Una gita fuori porta a Bury tra i treni a vapore

No, è che noi, nei nostri viaggi, seguiamo gli itinerari turistici per un paio di giorni, poi iniziamo a vagare a caso.
E così è successo che a una certo punto ci è venuta voglia di fare una gita fuori dalla città.
Abbiamo valutato diverse opzioni e poi siamo saliti su un tram che ci ha portato fino a Bury, a una mezz’oretta a nord di Manchester.

La cittadina è graziosa, ma noi ci siamo andati per visitare il museo dei trasporti. È piccolino, ma ben tenuto e ovviamente a misura di bambini. Anche questo gratuito.

Ci sono vecchi tram a cavalli, auto d’epoca, vecchi bus a due piani, ciascuno con una storia particolare, come quello che fu comprato da un pastore irlandese e ci girava le campagne usandolo come chiesa mobile.
Ci sono piccole locomotive e ricostruzioni di vecchie stazioni. Ci sono modellini da ammirare, giochi da fare, bus da guidare (per finta) e un armadio di abiti per vestirsi da macchinisti.

Bury, Lancashire: Transport Museum

Ma a Bury è rimasta anche la vecchia stazione dei treni, curata e ristrutturata, in cui oggi viaggiano… i vecchi treni della East Lancashire Railway.

E allora sì, da qui si possono ammirare le vecchie locomotive a vapore e anche prendere un treno per un viaggio d’altri tempi nella campagna. Si dice che a volte circoli anche la famosa locomotiva “Flying Scotsman”!

Bury, Lancashire. Steam train, treno a vapore

Se vi interessa saperne di più, vi racconto questa gita nei dettagli in questo post.


Ovviamente Manchester non è tutta qui.

Abbiamo visto anche altre cose: la cattedrale, con la piazza e il pub più vecchio della città, abbiamo fatto degli afternoon tea in sale da tè molto graziose, abbiamo visitato e ci siamo fermate a leggere nella Central Library, abbiamo cenato in un pub e anche provato le cucine cinese, indiana e caraibica.
Abbiamo passeggiato nel Northern Quarter alla ricerca dei murales e persino fatto shopping nel grandissimo centro commerciale Arndale.
E altro abbiamo dovuto saltarlo.

the peveril of the peak, old pub in Manchester

Questi sono solo alcuni spunti… A voi la possibilità di scegliere!

Dove alloggiare a Manchester?

Noi questa volta abbiamo scelto un hotel di una catena family friendly in Portland Street, la Premier Inn, che in UK abbiamo sperimentato più di una volta e che consigliamo perché ha una buona qualità e pulizia con prezzi decisamente abbordabili. In città ci sono altri alberghi della stessa catena, mentre in Portland Street ci sono diversi altri hotel, e la via è ben servita da bus e vicina alle principali linee del tram e comunque comoda per girare tutto il centro, anche a piedi.

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