gite di natale In Lombardia
Italia,  Lombardia,  viaggi

Gite di Natale: idee originali in Lombardia

In questo mese ho trascurato il blog perché ho fatto e scritto un sacco di altre cose.
È il bello – e il problema – di avere un blog amatoriale e non professionale: se hai altro da fare, non hai l’obbligo di scrivere, dall’altra parte è davvero l’ultima ruota del carro.

Comunque.

Sto preparando racconti e itinerari che vi proporrò poi in primavera, ma intanto ho fatto una selezione di proposte per questo mese di dicembre.

Se non siete di quelli che si chiudono in letargo al calduccio della propria tana casa, potreste dedicare qualche mezza giornata a queste gite dal sapore natalizio.

 

Gromo, il borgo medievale con la casa di Babbo Natale

Gromo si trova in Alta Val Seriana, in provincia di Bergamo, ed è un paese medievale che sorge sulla riva destra del fiume Serio. Rientra anche nell’elenco dei borghi più belli d’Italia e a cui il Touring Club Italiano ha anche assegnato la Bandiera Arancione.

La parte forse più bella del paese è la parte alta dell’abitato, dove restano le case in grossi blocchi di pietra, aperte da logge e balconate.
Gromo, in passato, era noto anche come “l’acciaio di Milano”, per le sue fucine che producevano splendide armi in ferro, poi quasi completamente distrutte da un’alluvione.
È per questo che in paese trovate e potete visitare il Museo delle Armi, che si trova all’interno di Palazzo Milesi. Nello stesso edificio ha sede anche il Museo naturalistico degli animali delle Orobie. Due collezioni che raccontano con reperti unici la storia delle comunità di un tempo.
Il fulcro del paese è la piazza centrale dominata da un’elegante fontana del XVI secolo, sulla quale si affacciano si annoverano il quattrocentesco Palazzo Comunale, l’antico Castello Ginami e la chiesetta di San Gregorio.

Perché andarci ora?
Perché quest’anno hanno allestito qui la Casa Bergamasca di Babbo Natale.

Tutto il borgo in questo periodo è vestito a festa e lungo le vie, dove a volte passeggiano anche gli elfi, sono allestiti i mercatini, con oggetti di artigianato e prodotti tipici.
Al Castello Ginami i bambini potranno scrivere la letterina da consegnare a Babbo Natale, ricevendo un piccolo regalo e visitando le sue segrete stanze.
A Villa Magdalena, invece, con l’aiuto dei folletti della Fattoria Ariete, si potranno realizzare lavoretti natalizi (e vedere gli animali).
La Casa Bergamasca di Babbo Natale è aperta ogni sabato e domenica fino al 22 dicembre al pomeriggio, ma anche il 24 dicembre e (gran finale) il giorno di S. Stefano.

 

L’Abbazia di Mirasole a Opera

L’Abbazia di Mirasole, a Opera, sud di Milano, risale all’inizio del 1200, quando fu fondata dall’Ordine religioso degli Umiliati.

Mirasole è una degli esempi di corte colonica medioevale da cui hanno preso ispirazioni le cascine lombarde.
È stata costruita come una sorta di fortezza-fattoria. Gli edifici erano circondati da un fossato e difesi da una torre munita in origine di ponte levatoio; due ingressi, uno dalla città, l’altro dai campi, immettevano nella corte, dove c’erano le stalle, alcune abitazioni e i laboratori per la lavorazione della lana.

Sì, perché i monaci erano dediti anche alla produzione di di tessuti e di panni di lana con sistemi altamente innovativi per l’epoca. Per lungo tempo, infatti, l’abbazia di Mirasole è stata l’unico luogo a possedere le macchine che trasformavano la lana in feltro.

A fianco invece ci sono il chiostro con il refettorio, le cucine, la sala capitolare e la sagrestia, insomma tutto ciò che invece faceva parte della vita più religiosa dei monaci.
La chiesa invece viene ricostruita così come la vediamo oggi all’inizio del Quattrocento e subito dopo viene aggiunto il chiostro e il loggiato.

La visita dell’abbazia si può fare in due modi: con visita guidata, che va necessariamente prenotata. Oppure il sabato e la domenica si può vederla senza la guida ma è possibile noleggiare delle audioguide.

Ma il motivo per cui vi propongo di visitarla proprio in questo periodo è la mostra “Venite, pastori e massaie”, allestita all’interno dei locali dell’Abbazia, che espone 30 presepi provenienti dall’Italia e dal mondo.
È possibile visitarla tutti i giorni da domenica 4 novembre fino a domenica 13 gennaio 2019.
L’ingresso è libero, con offerte a sostegno del Museo del Presepio di Dalmine da cui provengono le opere, che si è occupato anche dell’allestimento della mostra.

E quindi, il terzo luogo proposto è…

 

Il Museo del Presepio di Dalmine

È stato fondato nel 1974 da don Giacomo Piazzoli, primo parroco di Brembo, che era un appassionato collezionista e presepista.
Oggi la collezione del Museo del Presepio di Dalmine conta oltre 500 presepi tutti diversi, per epoca, per stile, per provenienza e per materiale.

Ci sono presepi napoletani del Settecento, secolo d’oro del presepio artistico. Il più imponente è una realizzazione di 20 metri quadrati con più di 130 statue.
Ma ci sono anche presepi di scuola siciliana, pugliese, sarda, ligure e trentina.
A rappresentare l’Europa ci sono natività spagnole e polacche, oltre a presepi provenienti dal mondo: dall’America Latina, all’Africa, all’Asia e persino dall’Australia.

Ovviamente, dato il luogo in cui ci troviamo, il posto d’onore ce l’ha la tradizione bergamasca: qui al Museo è stata ricostruita anche una bottega per la realizzazione di figure in gesso che è realmente esistita a Bergamo alla fine dell’Ottocento.

C’è persino, per arrivare alla modernità, un presepio didattico-elettronico, che racconta i diversi episodi biblici con preziosi diorami con statue di cartapesta.

Accanto alle sale del museo c’è un bookshop, fornito anche di oggetti che possono andare ad arricchire il nostro di presepio: personaggi, casette, capanne e fontane, ma anche: dai minuscoli attrezzi da lavoro alle scope di saggina, ai cestini di frutta, ai cibi in miniatura. E persino i mattoni e le tegole per chi le casette vuol costruirsele da sé.

Il Museo è aperto da giovedì a domenica dalle 14 alle 18.
Il biglietto intero costa 5 euro, sono previste anche riduzioni e biglietti famiglia.

 

Il presepe sommerso di Laveno

Se non siete mai stati a Laveno Mombello, graziosa cittadina sulle sponde lombarde del lago Maggiore, il periodo di Natale è un’ottima occasione per visitarlo.
Dall’inizio di dicembre fino all’Epifania, infatti, dal lungolago si può ammirare un presepe decisamente affascinante: è il presepe sommerso, che dal 1979, ogni anno, viene installato sotto la superficie del lago.

Proprio davanti a piazza Caduti del Lavoro, nel cuore della città, su cinque piattaforme poste tre metri sotto il livello dell’acqua, sono posate 42 statue a grandezza naturale scolpite in pietra bianca di Vicenza: e se di giorno le figure sembrano svanire nell’acqua, di notte – illuminate dai fari subacquei – paiono fluttuare e danno vita allo spettacolo.
La sera del 24 dicembre, il Bambino Gesù viene portato in processione dalla Chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo al lungolago: una volta che il parroco ha benedetto la statua, quattro sommozzatori posano il Bambin Gesù in una culla illuminata e lo adagiano nella mangiatoia sommersa.
In totale la struttura pesa 18 tonnellate (la sola statua del cammello pesa 1000 chilogrammi).
Poco più al largo, di fronte al presepe, è posto un albero decorato e illuminato, ancorato sul fondo tramite un cavo d’acciaio. L’aggancio a un argano consente all’albero di muoversi dentro e fuori l’acqua.

Oltre al lungolago, Laveno dà la possibilità anche di fare una gita con la funivia che porta fino al Sasso del Ferro, da cui il panorama è davvero mozzafiato.
Il centro storico invece ospita la Villa De Angeli Frua, da visitare anche per il rinomato parco botanico. È proprio qui che durante l’anno vengono conservate le statue del presepe sommerso.
Interessante è anche il Museo Internazionale del Design Ceramico che racconta il glorioso passato di produzione della ceramica di questo antico borgo di pescatori.

 

Altre idee per una gita di Natale in Lombardia?

Leggi il post dell’anno scorso per avere informazioni su:

* Talamona, il paese dei presepi

* Il Mondo del Presepio a Salerano sul Lambro

* Natale in Grotta, alle Grotte di Rescia

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *