In Inghilterra con il camper: come arrivare, dove sostare
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Inghilterra in camper: come arrivare e dove sostare

La scorsa estate abbiamo fatto l’impresa dello “sbarco”, come l’abbiamo chiamato: per la prima volta abbiamo imbarcato il nostro camper sul traghetto e abbiamo raggiunto l’Inghilterra.

Avevamo a disposizione 3 settimane e abbiamo usato qualche giorno per raggiungere il porto di Calais, due settimane per visitare l’Inghilterra del Sud e qualche altro giorno di mare in Francia e poi il rientro verso casa.

In questo post condividiamo alcune indicazioni pratiche che possono essere utili a chi vuole raggiungere e viaggiare in camper in Inghilterra (ma anche in auto).


Come raggiungere l’Inghilterra? Arrivare a Calais

Tra chi fa questo tragitto, sono in molti a scegliere di salire verso Nord attraverso la Germania, soprattutto perché le autostrade sono gratuite.

Dipende anche da punto di partenza: le possibilità sono attraversare la Svizzera oppure l’Austria, passando le Alpi rispettivamente dal San Gottardo o dal Brennero, e poi proseguire per la Germania.

Sia Svizzera, sia Austria prevedono l’acquisto di una “vignetta” per il transito in autostrada. Per l’Austria esiste una variante per pochi giorni, per la Svizzera invece costa 40 CHF e dura 14 mesi (l’anno in corso più il dicembre del mese precedente e il gennaio dell’anno successivo) e il tunnel del San Gottardo è incluso nel costo della vignetta.

Chi passa dalla Francia, invece, incappa nel costo delle autostrade che non è certo indifferente. Però la Francia ha anche alcuni tratti di autostrade gratuite, e una valida alternativa con la rete di superstrade panoramiche, anche se ovviamente la velocità di crociera diminuisce e i limiti di velocità vanno tassativamente rispettati.

Noi abbiamo scelto un percorso misto: Svizzera con autostrade, poi da Basilea il tratto di autostrada francese che in Alsazia è gratuita, poi da lì abbiamo impostato sul navigatore “strade senza pedaggi” e il percorso proposto comprendeva tratti di superstrada francese, passaggi in Lussemburgo e Belgio, e altri tratti gratuiti francesi nel Nord-Pas de Calais.


Come raggiungere l’Inghilterra? Traghetto o treno

Una volta arrivati alle coste del Canale della Manica, le possibilità per attraversarlo sono due: il traghetto o il treno, attraverso il famoso Eurotunnel.

Questa è una scelta che viene fatta spesso da chi viaggia con animali, perché si resta sul proprio mezzo che viene caricato sul treno e non bisogna lasciare cani o gatti in auto o camper da soli. Inoltre, è più veloce.

Noi abbiamo scelto invece il traghetto. Ci vuole circa un’ora e mezza. Non avevamo fretta, è più panoramico e… decisamente più romantico! Volete mettere l’emozione di vedere avvicinarsi le famose scogliere bianche di Dover?

È necessario prenotare il traghetto?

No, non è necessario. Si può arrivare al porto di Calais e acquistare al momento il passaggio, sul primo traghetto disponibile. Ci sono tre grossi operatori: P&O, Irish Ferries e DFDS.
Oppure si possono acquistare online prima (anche poco prima).

Abbiamo iniziato a tenere monitorati i prezzi dei traghetti Calais-Dover circa un mese prima del viaggio e più o meno i prezzi erano sempre stabili. Anche i tre operatori si equivalevano come costo, comunque vale sempre la pena fare qualche ricerca di prova.
Poi, li abbiamo comprati on line il giorno prima, mentre eravamo già in viaggio in Francia. Lo stesso abbiamo fatto per il ritorno, acquistato on the road il giorno prima del rientro. Le tariffe dell’andata a fine luglio e ritorno a metà agosto per noi erano state identiche (circa 125€ per 2 adulti, 2 bambini e 1 camper – anno 2023).

Abbiamo scelto un orario, ma se si arriva all’imbarco prima e sul traghetto in partenza c’è posto, ti caricano comunque sul primo disponibile. I viaggi al mattino molto presto e alla sera tardi hanno un prezzo leggermente inferiore.

Prima dell’imbarco c’è il controllo passaporti, documenti di eventuali animali (noi non ne abbiamo quindi non sappiamo darvi informazioni) e controllo doganale. Probabilmente i controlli sui camper sono a campione, perché il nostro non l’hanno guardato.

Calais-Dover però non è l’unica tratta possibile: un’alternativa è partire da Dunkerque, anche se un pochino più lunga.


Entrare a Londra o nelle città: attenzione ai divieti e alla registrazione del veicolo

Non mi dilungo sulla guida a sinistra che è forse la cosa che spaventa di più: i primi dieci minuti sarete tesi come corde di violino, ma poi ci si abitua abbastanza in fretta. Certo, la soglia di attenzione alla guida è sempre alta, perché nulla è automatico.

Fate attenzione che tutte le distanze e le velocità sono indicate con il sistema imperiale, quindi sono in miglia e non in chilometri!

Per chi volesse entrare o avvicinarsi a Londra, bisogna fare attenzione alle limitazioni per i veicoli inquinanti. C’è un’area molto estesa, che comprende Londra e l’hiterland, che rientra nella cosiddetta area LEZ o ULEZ (Low/UltraLow Emission Zone). A seconda del modello dell’auto si paga o meno un pedaggio per accedere all’area. L’autostrada che gira intorno a Londra, la M25, si può percorrere liberamente, ma io suggerisco di fare comunque la registrazione: dovesse capitare di sbagliare strada, o un’entrata o un’uscita, si è più tranquilli anche psicologicamente.

ATTENZIONE però che il veicolo e la targa devono essere registrati comunque, anche se il veicolo è un Euro 6, altrimenti arrivano a casa multe da botta in testa.
A registrazione avvenuta (la registrazione è gratuita), vi verrà indicato se in caso di passaggio dovete pagare una tariffa oppure potete accedere gratuitamente.

Noi abbiamo fatto la registrazione piuttosto tranquillamente su questo sito (anche in italiano), e la risposta arriva in pochi giorni.

L’area ancora più interna a Londra invece prevede comunque il pagamento della Congestion Charge, ma pensateci bene se volete infilarvi nel traffico londinese… Non sappiamo dare altre informazioni perché Londra l’abbiamo esclusa da questo tour.

Ma a proposito di entrare nelle città, noi non l’abbiamo fatto nemmeno nelle città più piccole. Anche altre città hanno delle loro limitazioni (come nel caso di Bath, nel Somerset) per cui è richiesta un’altra registrazione.

Noi abbiamo usato più volte, e consigliamo, la formula dei Park&Ride: molte città hanno dei parcheggi nella cintura periferica in cui si può lasciare l’auto e prendere una navetta che porta in centro.

Sono molto convenienti perché costano molto meno di un parcheggio all’interno della città, evitano il problema di capire se si può entrare e di trovare un parcheggio adatto, soprattutto se si è con il camper.

In alcuni casi si paga il parcheggio e la ricevuta vale come biglietto del bus, in altri il parcheggio è gratuito e si paga la navetta. Di solito i bambini sono inclusi nel biglietto adulti.
La frequenza delle navette dipende dalle città, si va dai dieci minuti alla mezz’ora e spesso non viaggiano la sera e di domenica.

Un’altra attenzione da fare è verificare che non ci siano sbarre di limitazione di altezza (indicata in piedi, non in metri!), ed eventualmente capire se si può usare il parcheggio degli autobus.


Dove sostare in Inghilterra: in libera o campeggio

Inghilterra in camper: sosta al pub

L’Inghilterra è meno tollerante della Scozia: sono molto diffusi i cartelli che indicanono overnight”, no alla sosta notturna.

Noi non amiamo fare libera, per cui non abbiamo approfondito, ma ci siamo organizzati in due modi: alternando i campeggi alle soste nei parcheggi dei pub.

Campeggi. Ce ne sono moltissimi. Quelli più simili agli standard a cui siamo abituati in Europa sono molto spesso affiliati a due club, il Caravan & Motorhome Club e il Camping and Caravanning Club .
Gli inglesi hanno tessere e club un po’ per tutto, e ovviamente anche per i campeggi.
A volte questi campeggi permettono la sosta anche ai non affiliati, con un costo superiore, altre proprio non la permettono. La tessera si può fare comunque al momento. Per i nostri standard è costosa la tessera e sono costosi anche i campeggi, nonostante lo sconto che applicano.

Si trovano, comunque, diversi campeggi indipendenti.

Alcuni più costosi e strutturati, mentre la maggior parte sono campeggi spartani, a volte campi adiacenti a fattorie, in cui non sempre offrono i servizi classici: può capitare che non ci sia la toilette, che non ci sia la possibilità di scaricare le acque nere, o più probabile che non ci sia la corrente. L’idea del campeggio per gli inglesi è l’immersione nella natura: in pratica, ti fanno pagare la possibilità di accamparti in un prato. E date le condizioni meteorologiche, molti sono aperti solo da aprile a settembre.

Se vi piace l’esperienza di passare la serata in un pub inglese verace, molti offrono la possibilità di sostare nel parcheggio gratuitamente in cambio di una consumazione.
Alcuni – pochi – hanno qualche servizio come il carico acqua o l’elettricità a pagamento, altri permettono giusto la sosta notturna.

Esiste un circuito – simile al francese France Passion o all’italiano Agricamper – che si chiama BritStop, ma molti pub lo fanno in modo indipendente.
Il sito https://www.searchforsites.co.uk/ permette la ricerca per criteri, anche scegliendo l’opzione “motorhome pub stopover”, i pub che consentono la sosta notturna, oppure cercando i camping indipendenti o affiliati a un club. Il sito è gratuito, l’app invece richiede il pagamento di qualche sterlina.

Riguardo all’app più gettonata in assoluto dai camperisti nostrani, Park4night, in Inghilterra l’abbiamo trovata un po’ meno utile che in altri Paesi, ma è comunque un valido supporto da usare in aggiunta agli altri (soprattutto per i parcheggi).


Servizi per i camper in Inghilterra: dove fare carico e scarico

Inghilterra in camper: campeggio nel Dorset

Questa è stata l’informazione che abbiamo faticato di più a trovare prima della partenza, e in effetti è il punto più critico per chi fa libera: dove fare il carico delle acque chiare e lo scarico delle grigie e delle nere.

Non ci sono praticamente aree sosta come si trovano da noi con la possibilità del carico/scarico.

Noi abbiamo trovato alcune mappe molto utili, con segnalazioni create da utenti, su questo sito: https://www.wildcamping-moonfruit.com/. Ce ne sono un paio dedicate ai “service point”.

L’alternativa è chiedere ai campeggi di poter usare il servizio di carico/scarico, molti lo permettono dietro pagamento di una piccola tariffa… Provare e chiedere!

Noi alla fine abbiamo alternato soste ai pub a campeggi, e abbiamo approfittato dei giorni in campeggio per usare i servizi di carico/scarico.


Il nostro viaggio

Se vi interessa invece scoprire l’itinerario in camper e i luoghi che abbiamo visitato nell’Inghilterra del Sud, potete scoprirlo sul nostro canale Youtube @quattroinvan dove trovate tutto il viaggio nei nostri video:

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