aree sosta e campeggi belli. In Abruzzo. Anversa degli Abruzzi
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Dormire col camper nella natura. Tre aree sosta in Puglia e Abruzzo

Vi ho raccontato qui come scegliamo il luogo in cui parcheggiare il furgone per la notte e quali caratteristiche deve avere il luogo in cui dormiamo.

Non sempre troviamo il posto ideale, molto spesso ci dobbiamo adattare (ma i viaggi in van insegnano proprio questo: ad adattarsi a quel che c’è).

Questa estate nel nostro giro di (mezza) Italia abbiamo dormito in 11 posti diversi.

In alcuni casi aree sosta ben organizzate, altre poco più di un parcheggio. Alcune con tanto spazio intorno, altre in cui si faceva quasi vita comune coi vicini. Abbiamo dormito col portellone spalancato per il gran caldo, sul mare, e la notte successiva siamo fuggiti a mille metri e abbiamo tirato fuori pigiama lungo e piumone. Abbiamo anche scelto un campeggio per tre volte.

Di questi 11 posti, ecco i tre che mi sono rimasti nel cuore per la loro posizione.

 

Puglia, Alberobello:

aree sosta e campeggi belli. In Puglia. Camping Bosco selva, Alberobello

Piccolino, nel bosco, a due chilometri dai Trulli: si chiama Camping Bosco Selva.

Al centro di Alberobello ci si arriva a piedi con una passeggiata di una ventina di minuti, ma il campeggio è al limitare di questa zona di boschi e vigneti, chiamata appunto Contrada Bosco Selva, dichiarata oasi naturalistica.

Il campeggio è davvero piccolo. Non ci sono piazzole delimitate, ci si può posizionare dove si preferisce.
Attacco corrente, punti acqua potabile, un blocco bagni chiuso con le docce calde, bersò con tavoli da pic nic. E basta.
Essenziale, perfetto.

Mancava forse un piccolo parco giochi, ma la delusione delle bambine è stata compensata dalla presenza di quattro gattini dal pelo fulvo con cui giocare.

aree sosta e campeggi belli. In Puglia. Camping Bosco selva, Alberobello

Quando ci siamo stati noi c’erano solo un paio di roulottes e due tende, più gli occupanti dei due bungalow in muratura del campeggio. Gli altri ospiti erano quasi tutti stranieri.

Ci ha ricordato i campeggi municipal (comunali) francesi che ci piacciono tanto, proprio perché pacifici, che permettono di stare in mezzo alla natura, ma con la comodità dei servizi essenziali.
È invece purtroppo raro trovarne così in Italia, e trovarne qui uno, a prezzo equo, in una zona tanto turistica e gettonata è stata una bella sorpresa.

Abruzzo, Anversa degli Abruzzi:

aree sosta e campeggi belli. In Abruzzo. Anversa degli Abruzzi

Mi ero appuntata questa area sosta prima di partire, ma non pensavo che avremmo realmente incluso questa meta nel nostro itinerario.

Anzi, fino a un paio d’ore prima era escluso, perché avevamo progettato di vedere con calma Scanno e di fermarci poi in un campeggio sulle rive del lago omonimo. Invece l’acquazzone che ci stava inseguendo da quasi tutto il giorno ci ha fatto cambiare idea e abbiamo proseguito fino ad Anversa degli Abruzzi, paese inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Effettivamente è spettacolare arrivare seguendo la strada della valle del fiume Sagittario e infilarsi nella montagna, poco prima di arrivare in paese, in una galleria scavata nella roccia.

L’area sosta si trova sotto il paese, vicino all’ingresso dell’Oasi Wwf delle Gole del Sagittario (un bellissimo posto che permette anche gite facili per le famiglie).

Si tratta di un parcheggio molto ampio, in ghiaia, con 12 postazioni per i camper, l’area è recintata, con un cancello, ed è gestita dai proprietari di una azienda agricola a poche decine di metri.
È dotata di attacco corrente e di bagni (attrezzato anche disabili) e due docce calde.
Costo: 12 euro a notte, a equipaggio.

aree sosta e campeggi belli. In Abruzzo. Anversa degli Abruzzi

Perché ci è piaciuta?
Perché ci ha dato la sensazione di essere in mezzo al nulla, nella natura, quasi soli (c’era solo, a distanza, un’altra coppia a farci compagnia) sotto il cielo e le montagne.
Ma allo stesso tempo c’era l’unica comodità che a noi manca: un bagno vero, grande, pulito e comodo.

Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio:

aree sosta e campeggi belli. In Abruzzo. Santo Stefano di Sessanio

Un altro campeggio in questa selezione.
È il Camping Gran Sasso, così piccolo che era praticamente al completo quando siamo arrivati.
Ma essere un furgone ha i suoi vantaggi: laddove un camper non ci sta più, un buco per noi lo trovano quasi sempre.

Si trova su un cucuzzolo a fianco del paese di Santo Stefano di Sessanio, bellissimo borgo nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso. Molto curato anche perché è stato il primo centro a essere trasformato in un albergo diffuso (è il progetto Sextantio).

Al centro del campeggino c’è un piccolo rifugio che funge da bar ristorante, da reception e ospita anche i bagni. Intorno i camper e nei terrazzamenti sotto ci sono gli spazi per le tende. C’è anche un angolo con i giochi per i bambini.

Il paese si raggiunge in meno di dieci minuti a piedi, scendendo lungo il “Sentiero Pallino”, attraversando il prato e risalendo dall’altro lato. Le bambine si sono divertite a correre giù a tutta velocità e giocare tra le balle di fieno.
E la sera… che stellata! C’è bisogno di dirlo?
Ma anche il risveglio non è stato affatto male…

aree sosta e campeggi belli. In Abruzzo. Santo Stefano di Sessanio
Le colazioni che ci piacciono.

E voi, avete un’area sosta “luogo del cuore”?

5 commenti

  • stefano

    Ci vorrebbe un vademecum di questi campeggi (o aree sosta) come quello di Alberobello che hai descritto (ma anche gli altri non sono da meno). Perché non ne tieni un elenco, a disposizione di quanti seguono il tuo blog?
    Io contribuisco segnalandone due nel mio territorio, il Delta del Po, più o meno con le medesime caratteristiche da te citate:
    1) agricampeggio “Caprissio” in località Pradon di Porto Tolle, isola della Donzella; blocco servizi centrale, alcune piazzole su prato (servite dalla presa di corrente); e al di fuori di queste ancora prato per posizionarsi liberamente. I proprietari fanno anche ristorazione agrituristica.
    2) Ce n’era anche un altro in località Maistrazza-Boccasette (isola di Ca’ Venier, Porto Tolle), che si chiamava la Ca’ del Delta, più strutturato ma ancora “ruspante” e appoggiato ad un agriturismo culinario; però da due anni è chiuso in attesa di decidere chi lo gestisce. Speriamo che lo riaprano.
    Ovviamente è un invito a venire nel Delta, così potrai verificare di persona.
    Saluti.

  • stefano

    No, non avevo visto che ci sei stata ad inizio estate (evidentemente non mi arrivano tutte le notifiche dei tuoi viaggi: può darsi che il provider di sua iniziativa alcune me le metta nello spam, e quando vado a scaricare la posta sul PC io proprio non le vedo).
    Ora vado a leggermi il tuo report. Se l’avessi saputo, t’avrei volentieri fatto da guida (e ne avrei apporfittato per vedere il tuo mezzo).
    Ciao, alla prossima (spero)

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