tour a crema e dintorni, sulle tracce del film Chiamami col tuo nome. Leggi e ascolta nel podcast
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A spasso nel weekend: itinerario a Crema e dintorni sulle tracce del film “Chiamami col tuo nome”

All’ultima Notte degli Oscar è stata protagonista anche un pezzo di Lombardia davvero poco nota. Candidato a 4 premi Oscar e poi una statuetta vinta come “miglior sceneggiatura non originale”, il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino è ambientato in una Lombardia poco conosciuta e tutta da assaporare, per la maggior parte a Crema e nei dintorni.
Come ormai forse sapete, da alcuni mesi ogni settimana propongo nel mio programma radio A spasso nel weekend  alcune mete poco note della Lombardia, adatte a una gita della domenica. Insomma, questo film ha portato sulla ribalta mondiale proprio quei luoghi che sto cercando di raccontare, e mi ha intrigato l’interesse dall’estero per dei luoghi che noi normalmente quasi non consideriamo. Anzi, a volte ci verrebbe da dire: “ma lì non c’è niente!”.

Anche per questo ho deciso di approfondire e raccontarvi quali sono i posti che si vedono nel film.
E vi ho costruito anche un itinerario sulle orme del film, che potete leggere qui, oppure ascoltare nel podcast che trovate in fondo al post.

Crema è sicuramente il centro di questo itinerario, ma vi propongo di partire e concludere con due di quelli che rientrano nel circuito dei borghi più belli d’Italia.

Partiamo allora da Pandino, borgo che con il suo Castello Visconteo dagli imponenti torrioni fa capolino nella pianura padana.

Il Castello di Pandino, residenza di caccia dei Signori di Milano Bernabò Visconti e Regina della Scala (qui vicino avevano anche il castello di Sant’Angelo Lodigiano: ascolta qui se vuoi saperne di più), fu costruito intorno alla metà del trecento ed è considerato uno degli esempi più importanti dell’architettura fortificata viscontea trecentesca.
Si possono visitare la Sala del Drago, la Sala dei tarocchi, la Sala della caccia.
Hanno allestito anche una sala didattica, dedicata a giochi e attività per i bambini, con tanti disegni da colorare e libri per scoprire la vita di corte nei castelli medioevali.
Sul sito del castello sono proposte anche diverse attività per bambini: vi consiglio di dare un’occhiata prima di partire, oppure leggi nel mio post qui sotto il racconto della nostra visita:


Leggi il post sul castello di Pandino:

Da lì puntate qualche chilometro a nord e in un quarto d’ora raggiungete Capralba.
Se la bicicletta la fa da padrona in questo film, l’ideale sarebbe averla anche per girare questa zona.

Tra i filari di pioppi e i campi, altro luogo del film sono appunto i fontanili di Capralba: sono tredici e collegati da percorsi ciclabili che varrebbero, da soli, una gita della domenica.

Tra i viottoli di campagna e gli argini delle rogge, il percorso è disseminato anche di vecchie edicole di devozione popolare, cascine e mulini non più in funzione. Un bel percorso nel verde.

Si resta nel verde anche nel comune di Ricengo, dove si trova il Laghetto dei Riflessi.

Immerso nel verde del parco del Serio, non ci si può arrivare in auto ma con una passeggiata di un chilometro e mezzo, il che vi garantisce di essere davvero in mezzo alla natura.

E finalmente arriviamo a Crema.

I due protagonisti Elio e Oliver la raggiungono in bicicletta, fino a piazza Duomo dove si siedono ai tavolini all’aperto di un bar.
Crema, fondata forse dai longobardi, per tutto il Medioevo fu un centro di enorme importanza e che oggi ancora conserva un elegante centro urbano ricco di chiese, di monumenti e di palazzi dalle architetture barocche.
Porta Serio e Porta Ombriano sono i due ingressi principali al cuore della città, al cui centro c’è appunto il Duomo, esempio del gotico lombardo, il cinquecentesco Palazzo del Comune, il famoso Torrazzo: la Torre dell’Orologio.
Non ci limitiamo alla piazza, ci vorrebbe il tempo di godersi una passeggiata nelle strade del centro.

Foto: milano.repubblica.it

Più a sud, c’è Moscazzano, paesello di 800 anime che ospita però Villa Vimercati Griffoni Albergoni, nel film la casa dei Perlman.

Pare che stiano arrivando diversi turisti dall’estero per visitare il paese, richiamati solo da questo film.
Questa villa rinascimentale, che oggi è in vendita e si può vedere solo dall’esterno, era stata costruita nel Cinquecento sulle rovine di un castello, in un terreno paludoso al confine tra lo Stato Veneto e il Ducato di Milano. È molto scenografica con le sue due torri perché, immersa nel verde di un parco, si apre verso la via principale attraversando un sontuoso portale.

Ascolta qui il podcast:

Altre idee in provincia di Cremona: Pizzighettone

Ci sono molti altri luoghi lombardi che compaiono in Chiamami con il tuo nome, ma li tralascio volutamente. Vi propongo però di concludere questo tour con un altro borgo, che da Moscazzano si raggiunge in venti minuti.
È Pizzighettone, chiamato anche “la fortezza sull’Adda”.
Cosa c’è da vedere?
Intanto le mura del paese, perfettamente conservate.
Di origine cinquecentesca, la cinta muraria circonda per intero il centro storico, su entrambe le sponde del fiume Adda: le mura di Pizzighettone sono lunghe 2 km, alte 12 m e uno spessore che raggiunge mediamente i 3,60 m. La struttura è una delle meglio conservate del nord Italia.

Ci sono poi questi locali particolari, chiamate Casematte: disposte a semicerchio sulla corona delle antiche mura, sono ambienti con volta a botte particolarmente resistenti alle offensive aria-terra. Unico caso in tutta Europa, gli ambienti interni delle casematte sono tutti collegati tra loro e ancora nel complesso percorribili.

La Torre del Guado, a pianta quadrata e merlata, è l’ unica testimonianza integra dell’antico castello, che nel 1525 vide un prigioniero molto illustre: Francesco I di Valois, Re di Francia.

Infine, l’Adda. Il fiume passa in mezzo al paese di Pizzighettone e divide a metà il suo centro storico. È possibile anche prendere una barca per un piccola crociera sull’Adda e godersi il paesaggio da una prospettiva diversa.

Ascolta qui il podcast:


Cerchi un’altra idea per completare il tuo tour? Prova a vedere il nostro video da Soncino


Aree camper: dove sostare a Crema e dintorni

Se arrivate in camper, vi segnalo due aree sosta autorizzate:

* a Crema: in via Crespi angolo via Capergnanica.
Coordinate GPS: 45°21’18.7″N 9°40’31.9″E
Gratuita, carico e scarico. No wc.

* a Pizzighettone: via Marconi angolo viale De Gasperi
Coordinate GPS: N 45°11’07”, E 9°47’34”
Gratuita, carico e scarico. No wc.

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