Lo Stanzino di Baggio
a Milano,  Incontri

Lo Stanzino: luogo di accoglienza nel cuore di Baggio

Baggio è un quartiere di Milano così tanto periferia che, solo per fare un esempio, Google Maps – sbagliando – non lo include nemmeno all’interno dei confini della città.
Ricordo bene anche le mappe cartacee di Milano, che riportavano la planimetria del quartiere di Baggio in un riquadro, in un angolo in basso, talmente “è fuori”.

mappa milano baggio

Insomma: quartiere isolato, una volta paese e oggi periferia difficile.

In via Quarti, al 10, ci sono dei casermoni popolari, di quelli che spesso diventano un po’ terra di nessuno.

«È un comprensorio di case popolari con situazioni abitative abbastanza degradate – mi racconta Paolo, un operatore di una cooperativa che lavora qui dentro per un progetto di “coesione sociale”, come viene chiamato. Ci sono molte famiglie abusive, c’è molta conflittualità tra gli abitanti, anche esacerbata da questo problema degli alloggi occupati illegalmente».

È qui che la cooperativa Farsi Prossimo, con cui lavora Paolo da parecchi anni, gestisce Lo Stanzino.

Un nome, una carta d’identità: un luogo piccolo ma che è diventato punto di riferimento e cuore pulsante di quella cittadinanza che vuole costruire buona convivenza.

Perché in gergo “socialese” questo è un centro di prossimità, e cioè un posto dove le fasce più deboli della popolazione che vive qui, nel caseggiato o negli immediati dintorni, possono trovare sostegno, compagnia, vicinanza, aiuto.

Di solito i primi utilizzatori di questi luoghi di supporto, dove ci sono operatori dedicati, sono gli anziani, spesso rimasti soli confinati in condomini in cui vivono da una vita, e dove tutte le loro relazioni pian piano se ne sono andate.
Per loro sono organizzate attività di animazione e di intrattenimento, e a volte una tombolata nello Stanzino fa già molto, per passare del tempo insieme e non sentirsi sempre soli.

E poi ci sono i bambini e i ragazzi.
«Gli educatori lavorano anche per e con loro. Si fanno i compiti, si organizzano laboratori. C’è un servizio di educativa di strada – racconta ancora Paolo – si gioca, c’è un progetto in collaborazione con la biblioteca di quartiere, ad esempio».

La cooperativa Farsi Prossimo gestisce questo spazio, insieme ad altre realtà e su appalto del Comune, da due anni, quando è subentrata alla cooperativa “cugina” Filo di Arianna: entrambe appartengono al Consorzio Farsi Prossimo e alla rete di Caritas.
Anche il cardinale Scola qualche anno fa, in visita alla parrocchia, era passato a fare due tiri al calcetto con i ragazzi dello Stanzino.

Prossimo passo: dare più attenzione alle neo mamme, perché queste donne non restino sole in una fase poco considerata ma che è tra le più difficili nella vita di una donna.

«Sta per partire anche uno spazio mamma bambino, una ulteriore proposta per gli abitanti del quartiere, perché vogliamo prenderci cura in modo particolare anche della primissima infanzia e delle donne che sono appena diventate madri e affrontano questo enorme cambiamento, a volte da sole».
Chi non ha accanto la famiglia, o non ha una buona rete intorno, è più soggetta a depressioni, vive molte difficoltà.

Lo Stanzino sarà aperto, in modo particolare, anche per loro.

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